Singolare missione quella di Padre Tomasz Jeschke, prete cattolico originario di Vienna che, indirizzando la sua lettera al Papa, ha pregato l´Istituzione della Chiesa di non tacere oltre sulla sofferenza degli animali.
Durante la sua permanenza a Roma ha deciso di dormire nel camper di Lamento Rumeno Onlus, la stessa clinica mobile che sta operando a Bucarest, utilizzata per le campagne di sterilizzazione gratuita.
Giorni di meditazione, silenzio e digiuno seguiti dal commovente evento tenutosi il giorno di San Francesco, per la benedizione degli animali.
Lettera del prete cattolico Tomasz Jeschke al Papa
“Santo Padre, non possiamo più ignorare! Profondamente preoccupato per la sorte degli animali nostri fratelli e sorelle, con la mia lettera del 01.02.2011, ho pregato il Vaticano (Papa Benedetto XVI) ad una riflessione collettiva. Non avendo ricevuto dal Vaticano alcuna reazione alla mia lettera, ho deciso di recarmi io stesso a Roma.
Il 4 ottobre (giorno di San Francesco d´Assisi) mi siederò all´ingresso del Vaticano a digiuno e benedicendo gli animali che passano o che mi verranno portati.
Non si può più ignorare: é tempo di dare un chiaro segnale; questo lo dobbiamo ai nostri fratelli e sorelle, gli animali, lo dobbiamo al nostro Maestro Gesú di Nazareth e la Sua lieta novella!
Questo é il concetto dominante, la ragione, il messaggio della mia venuta a Roma, motivo della mia presenza a Piazza San Pietro il 4 ottobre. Alle mie spalle non vi é alcuna organizzazione, né persona privata. La mia é una “reazione” spontanea, una necessità del cuore per la grande preoccupazione verso i nostri piccoli fratelli e sorelle, gli animali”